Essere donna e lavoratrice continua a essere una sfida complessa per le italiane. Al fine di realizzare gli obiettivi, stabiliti dalla legge, di rafforzamento dell’imprenditoria femminile, nonché di sviluppo dei valori imprenditoriali presso la popolazione femminile sono stati stanziati 25.600.000 milioni di euro.
INIZIATIVE AMMISSIBILI:
produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
commercio;
turismo.
Puoi utilizzare gli aiuti del Fondo Impresa Donna per:
impianti, macchinari e attrezzature;
servizi cloud per la gestione aziendale;
assunzioni di nuovo personale.
LIVELLO DI INTERVENTO:
Così verranno suddivisi i finanziamenti:
fino a 400 mila euro per attività preesistenti:
50 % a fondo perduto e 50% con tasso zero per otto anni per un rimborso complessivo pari all’80% delle spese;
esigenze di capitale circolante;
con questo progetto di agevolazioni potrai anche richiedere un supporto economico per le spese di assistenza tecnica e di gestione di impresa. È previsto un voucher fino a 5.000 euro.
per le imprese femminili costituite da almeno dodici e da non più di trentasei mesi, le agevolazioni sono concesse per il 50% dell'ammontare complessivo in forma di contributo a fondo perduto e, per il restante 50%, in forma di finanziamento agevolato a un tasso pari a zero, fino a copertura del 80% delle spese ammissibili;
per le imprese femminili costituite da oltre trentasei mesi, ferma restando la copertura del 80% delle spese ammissibili di cui sopra, l'articolazione di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato prevista dal punto precedente si applica alle sole spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.
SOGGETTI BENEFICIARI:
Cooperative e società con almeno il 60 per cento di donne come socie;
società di capitali con almeno ⅔ di donne nel consiglio di amministrazione;
imprese dirette da donne;
libere professioniste e lavoratrici autonome, possesso di partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di invio dell'istanza di sussidio, fatta salvo l'avvenuta iscrizione all'ordine professionale di riferimento.
REQUISITI:
- Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente Capo le imprese femminili, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.;
- Le lavoratrici autonome non tenute all’obbligo di iscrizione al Registro delle imprese devono essere in possesso unicamente della partita IVA, aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti dell’articolo 22 (“Aiuti alle imprese in fase di avviamento”) del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione (Regolamento GBER) ovvero, per le imprese che non soddisfino le condizioni dei cui al predetto articolo 22 del Regolamento GBER, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione (Regolamento «de minimis») e assumono la forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro.
Scadenza
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